La spirometria è l’esame che valuta come funziona il nostro apparato respiratorio: permette di misurare quanta aria contengono i nostri polmoni e come questa aria si muove attraverso i nostri bronchi, cioè di valutare se i nostri bronchi sono aperti o chiusi da malattie ostruttive come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o l’asma, se i nostri polmoni sono iperdistesi come nell’enfisema polmonare o ristretti, come nelle fibrosi del tessuto polmonare.
La spirometria completa prevede la misura, oltre che della quantità di aria che il paziente mobilizza con l’atto respiratorio, anche della quantità di aria totale che può contenere il polmone comprendendo, quindi, anche l’aria che rimane nel polmone dopo che si è espirata tutta l’aria possibile.

  • INDICE
  • Asma
  • Diffusione alveolo-capillare
  • Esame
  • Utilità

Per l’asma

In casi particolari la spirometria può essere completata con il test di broncodilatazione. Quando si riscontra un’ostruzione dei bronchi è, infatti, opportuno verificare se la somministrazione di un farmaco possa dilatarli: si esegue quindi l’inalazione di uno spray broncodilatatore e dopo circa 15 minuti, si ripete la spirometria. Se questa seconda spirometria induce un significativo miglioramento della capacità di espellere l’aria, nel primo secondo, la diagnosi di asma risulta sicura. In altri casi, qualora si sospetti una malattia asmatica, ma la spirometria effettuata risulti nella norma, si può eseguire un test di broncostimolazione che valuta l’iper-reattività indotta da sostanze irritanti per i bronchi.

La diffusione alveolo-capillare

In alcuni casi, inoltre, è opportuno verificare la diffusione alveolo-capillare dell’ossido di carbonio (CO). Grazie all’esecuzione di una manovra respiratoria particolare, si può misurare la velocità con cui questo gas (che si sposta con la stessa velocità dell’ossigeno) passa dall’aria al sangue.

Come avviene l’esame?

Il paziente respira dentro un boccaglio collegato con lo spirometro e gli viene chiesto di eseguire delle manovre respiratorie lente  e forzate, ripetendole più volte in modo da essere certi che si misurino valori reali e non viziati da manovre non corrette.

A cosa serve l’esame?

La spirometria serve per verificare se esista un danno nel funzionamento del nostro apparato respiratorio. Questo è spesso indispensabile per effettuare una diagnosi corretta di alcune malattie o per valutare un rischio operatorio, è utile inoltre per identificare alterazioni precoci della funzionalità respiratoria che suggeriscano la opportunità di adottare misure preventive per lo sviluppo di una malattia.

Il test di broncodilatazione permette di verificare se ci sia la indicazione ad eseguire determinate cure e per confermare la diagnosi di asma o di bronco-pneumopatia-cronica ostruttiva (BPCO).

Il test di broncostimolazione serve a porre diagnosi di asma in un momento libero da sintomi.

Il test della diffusione è necessario per verificare se ci sia un danno polmonare a livello degli alveoli polmonari, sede dove avviene il passaggio dell’ossigeno dall’aria al sangue.